Gruppi di supervisione per psicoterapeuti: “La relazione terapeutica nella prospettiva gestaltica”.

Al via i gruppi di supervisione per psicoterapeuti provenienti anche da formazioni diverse, condotti da Claudio Billi e Francesca Belforte.

Una opportunità per sperimentare l’efficacia di un approccio terapeutico, la Gestalt viva, che, molto al di là della tecnica, e che si presenta piuttosto come una “filosofia implicita”: la trasmissione di un’attitudine, di un modo di essere nella vita, di una capacità di star presente nella relazione con l’altro in uno spazio di coscienza.

Sviluppata da Claudio Naranjo, uno dei più grandi Maestri della Gestalt nel mondo, successore di Fritz Perls in California, la Gestalt viva è ormai riconosciuta a livello internazionale come l’avanguardia della psicoterapia Gestalt. 

Generalmente l’impostazione teorico-concettuale e metodologica della supervisione segue quella dei diversi approcci terapeutici: i modelli che fanno riferimento ad una particolare teoria della psicoterapia prendono infatti in considerazione differenti aspetti di contenuto e di processo nella supervisione all’interno della cornice teorico-procedurale a cui si riferiscono. Però, mentre la supervisione focalizzata prevalentemente sul contenuto (come funziona questo paziente, che problemi ha?) richiede una osservanza delle regole di una certa teoria clinica, la supervisione focalizzata prevalentemente sul processo si occupa dei fattori aspecifici, della relazione tra il terapeuta e il suo paziente (come sto con lui, cosa sto facendo con lui di buono o problematico? Perché sto portando il caso e chiedendo aiuto? Qual è il disagio che ho avuto nelle ultime sedute?) e su come il terapeuta sa rapportarsi con il supervisore (quanto accetto di essere messo in discussione? Quanto accetto che il supervisore mi suggerisca che quell’atto clinico, quelle emozioni con un certo paziente, sono il risultato di una mia storia dolorosa, proprio nell’area che questo paziente va a toccare? Che emozioni ho?). Il processo dunque non si sviluppa solo a un primo livello (tra terapeuta e paziente) ma anche a un secondo livello (tra il terapeuta e il suo supervisore).
Ciò rende possibile utilizzare la cornice di riferimento della Gestalt viva per una lettura del processo terapeutico indipendentemente dai riferimenti specifici di ogni modello, riferendosi in particolare alla relazione terapeutica alla luce della teoria del carattere.
La supervisione focalizzata sul processo e sulla relazione, aiuterà così a conoscere e gestire anche le modalità più nascoste e quindi più insidiose del carattere, sempre all’interno di un atteggiamento gestaltico in cui il “non sapere” non è considerato la negazione del sapere, ma è coltivato come una spinta appassionata all’interrogarsi, all’aprirsi del dubbio, alle mille possibilità che la situazione dischiude, all’incertezza con cui incamminarsi nella costruzione con l’altro in un percorso sempre nuovo perché ogni passo è co-costruito qui ed ora nel contesto della relazione. 

Le date:

Sabato 22 maggio on line – ore  9,30-13,30

Sabato 19 giugno on line – ore 9-14

Sabato 17 luglio in presenza – ore 10-19

Sabato 18 settembre in presenza – ore 10-19

Sabato 9 ottobre on line – ore 9-14

Sabato 6 novembre on line – ore 9-14

Sabato 11 dicembre on line – ore 9-14

Informazioni:

Il costo per ogni incontro è di Euro 50.

Il corso, composto da 7 incontri, darà diritto a 50 crediti ECM.
Il costo degli ECM è di Euro 20 per incontro.

Per informazioni o per iscriversi al percorso scrivere alla mail: francesca.belforte@gmail.com o telefonare al 3391200842

 

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